Acceleratori di particelle per i beni culturali, la scienza dei materiali e le scienze forensi


Abstract


Gli acceleratori elettrostatici di particelle con tensioni di accelerazione dell'ordine del MV sono utilizzati in numerosi campi della ricerca scientifica, dalla Scienza dei materiali all'Archeologia, dalle Scienze forensi alle Scienze della vita, dalla Geologia all'Ambiente [1, 2, 3]. Alcuni acceleratori sono di fatto delle facilities multitecnica in grado di modificare i materiali, determinare la composizione degli elementi e la cronologia assoluta [4, 5]. L'acceleratore Tandetron del CEDAD, il CEntro di Fisica applicata, DAtazione e Diagnostica del Dipartimento di Matematica e Fisica dell'Università del Salento, è diventato nel corso degli anni una facility multidisciplinare grazie alla disponibilità di varie linee di fascio connesse con l'acceleratore. Tali beamlines consentono l'impiantazione ionica dei materiali e l'analisi composizionale e isotopica mediante le tecniche PIXE (Particle Induced X-Ray Emission), PIGE (Particle Induced Gamma-Ray Emission), RBS (Rutherford Backscattering Spectrometry) e AMS (Accelerator Mass Spectrometry). In questo articolo, dopo una breve descrizione del principali caratteristiche dell'acceleratore Tandetron, verranno illustrate alcune ricerche effettuate dal Gruppo di Fisica Applicata con le facilities disponibili al CEDAD.

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